E' una splendida località di mare, caratterizzata da una spiaggia di sabbia finissima e bianca, lunga quasi 8 km. Una delle zone più frequentate d’estate per il suo bellissimo paesaggio che offre delle acque stupendamente trasparenti e pulite; il luogo preferito da chi pratica diving e windsurf per i limpidi fondali delle calette e per il vento piuttosto costante, e da chi ama le escursioni a cavallo nella campagna circostante. Scenari d’incomparabile bellezza naturalistica si ammirano nelle vicine località di Cala Sinzias e Capo Ferrato, che si alternano alle lunghe spiagge piatte con meravigliose scogliere, isolotti e piccole baie. Passando dalla località di Feraxi, un altro angolo di natura ancora selvaggio, privilegiato dalla macchia mediterranea, nella quale si insinuano sentieri tortuosi che recano a piedi verso piccole insenature solitarie, s’incontra il promontorio di Capo Ferrato costituito da scure rocce vulcaniche e tratti di costa bassa e sabbiosa. Da qui si può scorgere in lontananza l’isola di Serpentara e proseguendo verso la litoranea di Villasimius, un’altra più piccola ma ugualmente suggestiva: l’Isola dei Cavoli.

Le spiagge più belle e più rinomate di Costa Rei sono quella omonima, lunghissima che costeggia tutto il centro abitato, alla quale si accede da stradine trasversali che dipartono dalla centralissima via Ichnusa; la spiaggia di Cala Sinzias, circa 1 km di sabbia finissima e chiara con presenza di dune, la spiaggia di Cala Pira, una piccola insenatura di scogliera rocciosa che si getta sul mare, quella di Capo Ferrato, anch’essa lunga e bianca, terminante con una piccola baia con rocce e quella di Porto Pirastu, promontorio di scogli granitici con fondali rocciosi e bassi e un’ampia pineta da cornice naturale dove è insediato l’omonimo campeggio.

Non solo mare a Costa Rei: non mancano testimonianze archeologiche di insediamenti umani antichissimi, al Neolitico risale il complesso megalitico di “Piscina Rei” con i suoi 22 menhirs nella loro posizione verticale originaria, la cui funzione potrebbe essere connessa al sorgere e al tramonto del sole e alla posizione della luna, da cui si aspettavano benefici influssi. Altro complesso importante, il meglio conservato di tutta la Sardegna, è quello di "Nuraghe Scalas”, 42 menhirs disposti in gruppi, di cui 2 sono di forma antropomorfa.